Bilbo si è fermato a Bucchianico: il progetto della contea gentile
- Dott.Marco Matteoli
- 2 giorni fa
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Aggiornamento: 2 giorni fa
Si è concluso il 28 aprile, a Bucchianico, il grande raduno di appassionati tolkeniani in occasione dell’evento chiamato “bentornati a casa”

Roma, 30 Aprile 2025
Dott. Marco Matteoli
Medico Radiologo, Giornalista Pubblicista, Volontario CRI.
Una regione fatta di montagne, cascate, boschi, persone accoglienti e castelli: l’Abruzzo sembra un luogo disegnato proprio da J.R.R. Tolkien come sfondo fantastico per ospitare la contea degli hobbit.
All'interno di questo paesaggio, tra l'ordinario e il fiabesco, a Bucchianico, un paese vicino Chieti, è nato proprio un progetto che mira a riprodurre la “contea” in stile tolkeniano.
Un'idea immaginifica, a tratti surreale, di Nicolas Gentile, pasticcere abruzzese con la passione per il fantasy, e soprattutto per il Signore degli Anelli.
Durante la presentazione del suo libro, intitolato “in viaggio per la Terra di Mezzo” Electa Junior editore, Nicolas ha raccontato di come sia stato folgorato sulla via di Damasco, e di come una sua malattia gli abbia cambiato il modo di approcciarsi al mondo. Un mondo che, a detta di Nicolas, con il tempo è diventato sempre più vuoto, nichilista, e che, soprattutto dopo il periodo pandemico, ci ha portato a distanziarci sempre di più gli uni dagli altri.
Il progetto "Contea gentile" nasce all'interno di un terreno che Nicolas fece bonificare nel 2018.
Un terreno dove ha iniziato a costruire delle abitazioni molto simili alle casette Hobbit immaginate da Tolkien.
<<La magia della Contea non risiede nelle case Hobbit,
e nemmeno nei vestiti che indossiamo quando siamo qui;
è una magia che nasce nelle persone e nelle relazioni che qui si costruiscono.
Ci stiamo allontanando sempre di più gli uni dagli altri,
e ci stiamo staccando anche da tutto il resto.
La Contea è un ritorno allo stare insieme,
ad unirsi sotto una passione comune>>.
Ben lungi dalla pretesa di creare una realtà alternativa per fuggire al mondo, piuttosto cercare a salvare quello che abbiamo, proprio nel nostro di mondo.
Cosa dunque si può fare per sopravvivere a una realtà sempre più ostile e nichilista, e che giorno dopo giorno congela le nostre menti e i nostri animi attraverso una inchiodante razionalità?
Cosa può riempire questo vuoto esistenziale se non i nostri sogni, i nostri desideri e le nostre speranze?
Citando Michael Ende nel libro “la storia infinita”:
<<I desideri non si possono evocare,
né soffocare a piacimento.
Essi nascono dalle profondità
più remote del nostro animo,
più nascosti di ogni altra intenzione,
siano essi buoni o cattivi.
E a nostra insaputa.>>
Per seguire il progetto di Nicolas: www.laconteagentile.it
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