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La letteratura fantasy per sostenere la salute mentale

Che la lettura sia un ottimo modo per mantenere attiva la mente è risaputo, ma può il genere fantasy, nello specifico, avere una marcia in più in termini di salvaguardia della salute mentale?

“La fantasia è una naturale attività umana, la quale certamente non distrugge e neppure reca offesa alla Ragione; né smussa l’appetito per la verità scientifica, di cui non ottunde la percezione. Al contrario: più acuta e chiara è la ragione, e migliori fantasie produrrà.” -

John Ronald Reuel Tolkien


La letteratura fantasy è un genere letterario sviluppatosi tra il XIX e il XX secolo, in cui sono rappresentati fenomeni magici e soprannaturali, spesso tratti da tradizioni folkloristiche o mitologiche, oppure creati dall’autore. Nei racconti fantasy, inoltre, gli autori creano interi mondi, e, soprattutto, le condizioni affinché questi mondi possano avere una coerenza narrativa, anche dal punto di vista linguistico, geografico e storico.

All’interno di questi mondi immaginari, popolati da creature magiche e avventure incredibili, il lettore può a sua volta immergersi, ed usare la propria fantasia per creare ulteriori mondi e sottotrame. Non solo, la letteratura fantasy può anche avere effetti positivi sulla nostra salute mentale. Vediamo quali sono i benefici di leggere libri fantasy e come possono aiutarci a vivere meglio.


Leggere libri di fantasy può aiutarci a ridurre lo stress e l’ansia: la lettura immersiva, specie quella dove la mente deve immaginare dettagliatamente personaggi, situazioni, scenari, ha la capacità di staccare dai problemi e dalle preoccupazioni della vita reale, uno dei possibili modi per vivere il “qui ed ora”. Questo ci permette di rilassarci e di liberare la mente da pensieri negativi. Inoltre, leggere libri fantasy può stimolare la nostra immaginazione e la nostra creatività, facendoci sentire più soddisfatti e felici. Dal punto di vista neurobiologico, sono coinvolti, oltre le aree cerebrali di Broca e di Wernicke, intercalate nell’interpretazione della parola scritta, anche i neuroni della corteccia visiva in sede occipitale, di quella frontale, la corteccia motoria, nonché il sistema limbico. Il cervello non fa molta distinzione tra il leggere un’esperienza in maniera vivida e viverla nella vita reale, in entrambi i casi sono stimolate le stesse aree cerebrali, e se questo è un male per quanto concerne i pensieri intrusivi, può rivelarsi una risorsa quando si è ben focalizzati nell’immaginare un mondo magico dove tutto è possibile. D’altro canto, come per ogni cosa, il trascorrere troppo tempo a leggere e trascurare altri aspetti della vita può portare a sua volta a sentimenti di isolamento e può contribuire a esiti negativi per la salute mentale come depressione e ansia, il consiglio più adatto è, come sempre equilibrio e moderazione..


Leggere libri fantasy può anche migliorare la nostra funzione cognitiva. La lettura è un’attività che richiede attenzione, memoria e comprensione. Leggere libri di fantasia ci sfida a seguire trame complesse, a ricordare nomi e dettagli, a capire le motivazioni dei personaggi. Questo esercita il nostro cervello e lo rende più agile e resistente. Inoltre, leggere libri di fantasia può arricchire il nostro vocabolario e la nostra capacità espressiva. Chi è appassionato del signore degli anelli, o meglio delle opere del professor John Ronald Reuel Tolkien, sa benissimo dello sforzo mnemonico necessario per ricordare tutti i nomi, soprannomi, secondi nomi dei personaggi della terra di mezzo, la cronostoria di Arda, la geografia, i popoli, le lingue e le razze presenti trasversalmente nelle maggiori opere del professore. I tolkeniani più appassionati non di rado si cimentano anche nello studio delle lingue elfiche, o si interessano di storia, lingue morte o rievocazioni storiche.


Alcuni studi rivelano che leggere libri fantasy possa anche ridurre il rischio di depressione. La depressione è una condizione complessa e sfaccettata, che va da una riduzione del tono dell’umore al disturbo depressivo maggiore. Questa condizione clinica colpisce il tono dell’umore, l’autostima e mina la speranza nel futuro. Leggere libri fantasy può aiutarci a contrastare questi sintomi, offrendoci una via di fuga dalla realtà e una fonte di ispirazione. I fantasy possono infatti farci sognare, emozionare e divertire, possono farci sentire meno soli, mettendoci in contatto con personaggi che condividono le nostre passioni e le nostre sfide. Nel romanzo di Michael Ende, la storia infinita, l’infanta imperatrice rivela a Bastiano, il protagonista, che il mondo di Fantàsia muore perché divorato dal nulla, dalla assenza di sogni, ed è proprio il nichilismo, figlio dell’incapacità di riempire il proprio vuoto esistenziale con speranze e sogni a distruggere le menti e i cuori, soprattutto dei più giovani.


Infine, leggere libri fantasy può aiutarci a sviluppare l’empatia e la capacità di pensiero critico. L’empatia è la capacità di immedesimarsi negli altri e di provare le loro emozioni. Il pensiero critico è la capacità di analizzare le informazioni e di formulare giudizi autonomi. Leggere libri di fantasia ci mette davanti a situazioni diverse da quelle che viviamo nella realtà, a culture diverse dalla nostra, a valori diversi dai nostri. Questo ci spinge a riflettere sulle nostre convinzioni e a confrontarle con quelle altrui. In questo modo, possiamo ampliare i nostri orizzonti e diventare più tolleranti e aperti. Uno studio italiano pubblicato sul Journal of Applied Social Psychology,e intitolato “The greatest magic of Harry Potter: Reducing prejudice” conferma che i giovanissimi lettori della saga di Harry Potter hanno meno pregiudizi nei confronti di gruppi stigmatizzati come immigrati, omosessuali e rifugiati, rispetto ai coetanei che non hanno mai aperto un libro di Harry Potter.


“Le differenze di abitudini e linguaggio non sono nulla

se i nostri scopi sono gli stessi e i nostri cuori sono aperti.”

Prof. Albus Silente



In conclusione, leggere libri di genere fantasy non è solo un passatempo piacevole, ma anche un alleato prezioso per la nostra salute mentale. Leggere libri fantasy può infatti aiutarci a ridurre lo stress e l’ansia, a migliorare la funzione cognitiva, a ridurre il rischio di depressione, a sviluppare l’empatia e il pensiero critico. Che aspettiamo allora? Apriamo un libro fantasy e lasciamoci trasportare in un mondo fantastico!



AUTORE DELL’ARTICOLO: Dott. Marco Matteoli, medico chirurgo specialista in diagnostica per immagini. Giornalista pubblicista, laureato nel 2020 in Cooperazione Internazionale e Sviluppo presso l’Università di Roma “Sapienza”. Dal 2009 medico volontario della componente civile e del corpo militare della croce rossa italiana.





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